Volantinaggio settimanale del Front de Gauche [1] (ma avrebbe potuto essere qualunque altro partito), rue de Belleville, mattina di domenica 23 marzo, primo turno delle elezioni municipali ed ultimo tentativo pedagogico.
– Bon, allora, compagno, prendi un volantino!
Dice con un sorriso a 32 denti sormontato da baffi ben staliniani, le braccia spalancate in segno di ospitalità, come se avessimo raccolto i mughetti insieme l’estate scorsa.
– No, come al solito non lo prendo e noi due non siamo compagni.
– Ma si, dai… In fondo vogliamo la stessa cosa, abbiamo gli stessi interessi.
– Tu vuoi prendere il potere ed io voglio distruggerlo, tu vuoi prendere il controllo dello Stato ed io non sogno altro che il suo smantellamento, tu vuoi l’ordine, la polizia e la legge e io voglio la libertà e l’anarchia, quindi come vuoi che abbiamo gli stessi interessi?
– È per questo che stracci e ricopri i nostri manifesti, con i tuoi amici ed amiche?
Chiede aggrottando le sopracciglia.
– Non solo, ma anche perché sono brutti.
Per sbaglio, il militante (militare mancato) ride come se ci prendessimo in giro fra falsi nemici. È incapace di riflettere per davvero sulle sue idee nauseabonde e di proiettarsi nell’istante in cui cercherà di volgere il fucile nella mia direzione, come i suoi tetri simili hanno fatto in Spagna e Russia.
– E come vuoi che facciamo, senza Stato? Sarebbe la legge della giungla!
– È peggio della legge del Codice Penale?
– Forza, smettila di sognare, dai. Io pago le tasse e so perché lo faccio.
Ed accenna al plico di carta igienica in formato A4 che tiene in mano.
– Ah si? E perché?
– Perché è grazie alle nostre tasse che sono finanziati i servizi pubblici e che saranno realizzate le riforme dello Stato che vogliamo portare avanti con il Front de Gauche.
Dice brandendo il suo volantino finanziato con i milioni di euro di sovvenzioni statali, versati da tutti i poteri che si sono succeduti.
– E voi siete al potere?
– No, non ancora!
– Ma tu paghi le tasse?
– Beh, si.
– E quindi tu finanzi le riforme di Hollande?
– Io…
– E da quanto tempo paghi le tasse?
– Da 30 anni!
– Quindi hai finanziato le riforme di Mitterand, Chirac, e Sarkozy… Complimenti! Alla fin fine siete davvero tutti amici! È rassicurante sapere che almeno siete meno furbi che ai tempi dei macellai di Mosca e dei ghigliottinatori di Parigi che ammirate tanto.
– Ad ogni modo non si può discutere con voi!
– Esatto. Adesso sai perché non sarà più necessario tendermi la tua propaganda tutte le domeniche mattina e perché noi due non siamo mai stati, non siamo né mai saremo compagni.
Ognuno nella sua direzione, diametralmente opposta.
Morte al dialogo, viva la rivolta!
1. Coalizione di partitini di sinistra, fra cui il Partito Comunista Francese, il Partito di Sinistra ed altri gruppi marxisti ed ecologisti; NdT
[tratto da : Lucioles, bulletin anarchiste de Paris et sa région, n. 17, maggio 2014]