Per due settimane, dal 13 al 26 ottobre, l’Unione Europea ha lanciato un’operazione poliziesca su vasta scala, chiamata “Mos Maiorum” **. É diretta a lottare contro l’immigrazione clandestina, mobilizza 18000 poliziotti e si concretizza in maggiori controlli ai danni delle persone senza documenti. Lo scopo di quest’operazione è la raccolta massiccia di informazioni, col fine di meglio conoscere i modi attraverso i quali i clandestini sono arrivati qui, per poter meglio sbarrare loro la strada in futuro, mettendo maggiormente l’attenzione sui punti di transito da sorvegliare e smantellando le reti di “scafisti”. Per raccogliere questa massa di informazioni, l’ordine è quello di arrestare più clandestini possibile ed interrogarli (età, sesso, nazionalità, data e luogo di ingresso nell’UE, tragitto e mezzi di trasporto, prezzo pagato, destinazione, eventuali documenti falsi, pratiche d’asilo effettuate…).
Tutto ciò non è una novità, perché, anche se rischiano di essere più numerose in questo periodo, retate ed espulsioni infuriano in tutta Europa contro quelli che i potenti non vogliono o non vogliono più. In parallelo alla relativa soppressione delle frontiere fra i Paesi dell’UE, le frontiere esterne dell’Europa si chiudono sempre più e più violentemente contro quelli che sperano di trovare qui una vita più facile e meno pericolosa che altrove, di riunirsi a persone care oppure di fuggire da una situazione giudicata invivibile.
Ma in tutti i Paesi (“sviluppati” oppure no), è lo stesso sistema di dominio che avvelena i rapporti e le condizioni di vita: il capitalismo e lo sfruttamento economico assegnano a ciascuno un posto nella scala sociale e più sei povero, più fanno attenzione affinché resti al tuo posto, a lavorare e lasciarti umiliare, dal padrone, il controllore, il cliente, lo sbirro, il giudice, il professore…
Le politiche migratorie, lasciando entrare alcuni e non altri, secondo criteri di rendimento economico, cercano di controllare i flussi migratori, ma soprattutto di fare paura a tutti, attraverso i controlli, le espulsioni o i soggiorni nei CIE, affinché gli immigrati irregolari che vengono tollerati all’interno dell’Europa si tengano buoni e, costretti nella clandestinità, accettino qualunque lavoro sottopagato senza potersi lamentare. Le frontiere e le assurde identità prefabbricate che le accompagnano, le nazionalità, sono per i potenti uno strumento per spartirsi il bestiame umano da governare, selezionare gli indesiderabili, dividere gli sfruttati e far loro accettare delle condizioni di miseria.
Con questa nuova operazione, che ha un evidente scopo mediatico (far vedere ai bravi cittadini che la polizia lavora e che gli Stati proteggono la civilizzazione dai barbari…), la politica anti-immigratoria europea si rafforzerà forse ancora di più, ma non cambierà di fondo.
Cosa può far cambiare le cose? Noi, gli sfruttati, con o senza documenti. Perché la caccia agli immigrati clandestini è parte della guerra che il Potere porta avanti ogni giorno contro tutti i poveri, gli indesiderabili. Una guerra alla quale, troppo spesso, non rispondiamo.
Ma potremmo opporci alle retate di clandestini per strada, oppure decidere di prendercela con le istituzioni, le imprese, le persone che rendono possibili la reclusione e le espulsioni. La lista è lunga: infami (RATP [azienda dei trasporti pubblici di Parigi, NdT], banche, uffici pubblici), trasporti utilizzati per le espulsioni (Air France, SNCF [le ferrovie francesi, NdT]), le ditte che costruiscono i CIE (Bouygues, Vinci, Eiffage), le associazioni che ci lavorano e quindi li cauzionano (Croce Rossa, Ordine di Malta, Cimade, France Terre d’Asile)…
Perché non partiamo all’attacco di tutti quelli, politici, padroni, sbirri, sfruttatori di ogni tipo, che fanno delle nostre vite una schiavitù perenne, sia che abbiamo sia che non abbiamo i loro documenti?
Abbasso tutte le frontiere e le nazioni! Contro i politici, gli sbirri ed i collaboratori che li fanno esistere, passiamo all’attacco!
* Aliam vitam, alio mores: “Altra vita, altra costumi”
** Mos maiorum: “Costumi degli antenati”
[volantino trovato nelle strade di Parigi, ottobre 2014]
Tradotto da: non-fides.fr